venerdì 16 aprile 2010

DODECAEDRO







La mia naturale curiosità mi ha portato ad interrogarmi su uno dei solidi detti platonici : il dodecaedro.


Platonici in quanto si fa risalire a Platone la scoperta dei solidi simmetrici: cubo, tetraedo, ottaedro, dodecaedro ed icosaedro.



Platone oltre ad esserne lo scopritore (o probabilmente colui che riportò alla luce una antica conoscenza), associa il dodecaedro all'intero creato.



Gli riconosce anche una perfezione armonica maggiore a quella degli altri volumi, in quanto è il più vicino alla rotondità perfetta della sfera ed è l'unico formato da dodici facce pentagonali, poligono quest'ultimo armonico per definizione.



I solidi platonici hanno anche la particolarità di poter essere contenuti tutti in una sfera.



Inoltre il dodecaedro con le sue dodici facce pentagonali, i suoi venti vertici e i suoi trenta spigoli è quello che può contenere gli altri quattro.



La nostra cultura occidentale da quel momento non cessò più di interessarsi di tale solido che divenne il modello matematico per cercare un collegamento fra "macrocosmo" e "microcosmo".



Da quanto pubblicato su Nature del 2003, pare che gli scienziati abbiano sviluppato un modello dell'Universo curvo che si propaghi dando vita ad un aggregato di dodecaedri.
Un Universo dodecaedrico e il fatto che questo stesso volume già nell'antichità viene assimilato alla Terra, mi hanno portato a riflettere per associazione sulle ricerche dei russi Gonkarov, Malcarov e Morozov. . .






1 commento:

  1. Ciao Gabriel,
    hai letto il lavoro di David Wilcock che puoi trovare in italiano qua http://www.stazioneceleste.it/articoli/wilcock/TheDivineCosmos.htm

    E' molto interessante e si avvale appunto del lavoro di scienziati russi di "nicchia" :)

    Grazie...

    Un abbraccio...

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